LA BCE DICHIARA GUERRA A BITCOIN!

Ecco cosa sta succedendo



Con un articolo comparso sul blog della BCE si è riaperta la battaglia tra le banche centrali e Bitcoin. 

Il documento contiene una serie di considerazioni interessanti da approfondire, al pari di quanto penso sia ad approfondire il futuro delle banche centrali, che sempre di più si sta orientando verso una valuta digitale centralizzata, anche detta CBDC.

 Il 30 novembre, sul blog della BCE, viene pubblicato questo post: “Gli ultimi colpi del Bitcoin”. Un articolo molto lungo che ovviamente, essendo di parte, tende verso la centralizzazione del potere ed è contro Bitcoin, che al contrario vuole offrire l’opportunità di avere una moneta decentralizzata.

Prima di cominciare ad analizzare Bitcoin, vi racconto la mia posizione. 

Ho comprato Bitcoin a luglio di quest'anno, facendo partire un piano di accumulo lento ma costante che arriverà ad una percentuale del portafoglio molto contenuta mai oltre il 2% del portafoglio. 

Ritengo che ci siano degli elementi interessanti in Bitcoin, dall'altra parte lo ritengo uno strumento fortemente speculativo con un grande rischio di regolamentazione. 

Ricordiamoci che stiamo parlando di qualcosa che nell'ultimo anno ha perso i 65% più o meno di valore.

Quindi non ti consiglio di fare Trading di Bitcoin, ritengo più logico fare un piano di accumulo, cioè un acquisto cadenzato a piccole quote periodiche tipicamente mensili.

 Analizziamo quindi l’articolo della BCE, cercando di essere il più razionali e oggettivi possibili, sapendo che questo documento sarà fortemente di parte.
Chiaramente la BCE parte commentando la distruzione del prezzo di Bitcoin, che da 69.000 dollari di novembre 2021 è arrivato a 17.000 dollari a metà del 2022.

Aggiungono che molto probabilmente il livello di prezzo di 17.000 è un supporto artificialmente generato, che non limiterà Bitcoin nella sua strada verso l'irrilevanza.

 A mio parere ritengo assolutamente poco probabile che Bitcoin diventi irrilevante,  allo stesso tempo la probabilità di vedere potenzialmente un altro meno 50% di prezzo è altrettanto probabile.

Penso sia estremamente probabile che il valore della moneta si assesti tra i 3mila e i 5mila dollari.

La seconda argomentazione che portano questi funzionari della BCE è che Bitcoin è raramente utilizzato per transazioni legali.

Questa affermazione è difficilmente verificabile, sicuramente è usato anche per transazioni legali ma è molto difficile da verificare.

Attenzione a questa affermazione, perché viene da un'istituzione che può influenzare la politica e portarla legiferare di conseguenza, quindi un domani potrebbe essere imposto un limite alla negoziazione di Bitcoin, che ovviamente non la limiterà completamente ma potrebbe mettere in forte difficoltà le transazioni. 

Questo limite all’attività potrebbe renderne potenzialmente illegale la detenzione con la scusa di limitare le transazioni illegali.

Quindi una dichiarazione così aggressiva è una minaccia per Bitcoin, perché se da una parte hai la banca centrale che difende la centralizzazione, nessuno difende i vantaggi della decentralizzazione per definizione.

Nell’articolo continuano dicendo che Bitcoin non è considerabile un investimento.

Su questo punto noi di Piano Finanziario siamo d'accordo, non può essere considerato un investimento per quella che è la definizione di investimento cioè qualcosa che produce un flusso di cassa.

Bitcoin non produce un flusso di cassa come un immobile produce un affitto, un'azione produce dei dividendi, un'obbligazione produce degli interessi. 

Non può essere neanche essere utilizzata in modo produttivo, come potrebbe essere una commodity cioè una materia prima.

 Anche l’oro è una commodities, si utilizza in ambito industriale come tutte le altre materie prime (grano, petrolio, ecc.) e inoltre ha un valore intrinseco esso stesso. Non a caso, in questo momento di alta inflazione le banche centrali stanno accumulando oro nelle loro casse.

 Quindi Bitcoin in questo momento è prevalentemente uno strumento speculativo. 

Anche l’oro è uno strumento speculativo perché non produce flussi di cassa, però oltre ad avere un utilizzo industriale e a contare su una supply limitata (come le cripto che dipendono dal mining) l’oro serve come riserva aurifera delle varie banche centrali.

Inoltre l’oro è riconosciuto nel mondo e da molto tempo, come un bene rifugio. 

Bitcoin al momento è uno strumento di pura speculazione, ma ci sono degli elementi che lo rendono qualcosa in fase di transizione verso l’oro digitale del domani.  

 Il Bitcoin per diventare bene rifugio dovrà cominciare ad avere delle valutazioni più stabili perché finirà la fase di Price Discovery.

La fase di Price Discovery è quella in cui si trova ora Bitcoin, cioè la frase in cui un mercato definisce il prezzo di qualcosa perché questa cosa è nuova sul mercato e le persone non ne hanno ancora capito la domanda e l'offerta.

La scoperta del prezzo per Bitcoin non è finita, questa è la ragione per cui si passa da 69 mila dollari a 16 mila in un anno, non è ancora chiaro qual è il suo vero valore, proprio perchè non ci sono dei flussi di cassa da cui trarre delle conclusioni. 

Il flusso monetario che genera l'investimento ti aiuta a capire se questa cosa è a sconto o a premio, quindi se la stai pagando tanto o poco.

Il valore di Bitcoin invece dipende dalla domanda e dall’offerta, nel 2021 la domanda era altissima e questo giustificava valutazioni altissime, la domanda è calata nel 2022. 

Infatti come scrive la BCE, le bolle speculative dipendono dal fatto che nuova moneta entri in quella tipologia di investimento. Quindi molti investitori di Bitcoin hanno forti incentivi a tenere l'euforia elevata per far sì che ci sia gente che ci investe dei soldi, perché è l'unico modo per continuare a guadagnare. 

Tra i personaggi famosi che fanno questa pubblicità a Bitcoin per continuare a guadagnare c’è Michael Sailor, il fondatore di MicroStrategy, la società più grande al mondo per l'analisi dei dati.

Sailor osanna Bitcoin sui suoi social, ma li ha comprati solo ad agosto 2020 e ne ha comprati per 250 milioni di dollari, ad oggi ed è arrivato a detenere 130 mila Bitcoin. 

Ma è preoccupante il conflitto di interesse che vive Sailor, infatti ha dichiarato che la sua azienda MicroStrategy detiene bitcoin a un prezzo medio di carico di 30.000 dollari, che è circa la metà della quotazione attuale della moneta ed una persona che detiene così tante partecipazioni è capace di influenzare il mercato con le sue comunicazioni. 

Notiamo in effetti che gli investitori famosi come Buffet o altri, non ci tengono a comunicare assiduamente i loro acquisti sul mercato, per potervi accedere in un periodo successivo ancora a sconto, senza fare scoprire al mercato il valore di quella società. 

Noi veniamo a conoscenza degli acquisti dei grandi investitori solo tramite documenti richiesti per trasparenza da parte della Sec, 13F.

 L’articolo della BCE continua dicendo che Bitcoin non è un metodo di pagamento sostenibile per la sua forte volatilità, non è neanche da considerarsi uno strumento di investimento e quindi non dovrebbe neanche avere una sua regolamentazione né essere legittimata. 

 Le risposte questo blog della BCE non sono mancate, una delle più interessanti prende le posizioni della decentralizzazione e ovviamente ribatte punto per punto con alcune argomentazioni concrete, altre molto meno alla luce di forze più grandi di noi, centralizzate.

Bitcoin ha permesso di dare una banca a coloro che non hanno una banca e quindi dare strumenti di pagamento a nazioni in difficoltà, tipicamente dei paesi in via di sviluppo, come ad esempio in Salvador, nella Repubblica dell'Africa centrale ed in Brasile. 

Riconosciamo che alcune di queste economie non sono molto piccole, per esempio il Brasile che pesa per 1.6 trilioni di dollari di prodotto interno lordo.

La comunità Bitcoin sostiene le tesi di Bitcoin con delle argomentazioni deboli, incapaci di portare un cambiamento nella centralizzazione. Gli stati e le banche difendono la loro valuta centralizzata da sempre, nella storia la valutazione di una moneta è stata spesso motivo per guerre fin dal tempo dei romani. 

Senza considerare che la moneta digitale potrebbe venire vietata e che i paesi in via di sviluppo costretti con molta facilità a non accettare questo metodo di pagamento. Senza esprimere un giudizio di valutazione, l’articolo rende la BCE la prima banca centrale a dichiarare guerra alla criptovaluta, che finora non si è dimostrata capace di difendere la sua posizione. 

Una delle argomentazioni più spesso condivise dalla comunità cripto è che se Bitcoin non ha un valore riconosciuto, anche l’euro essendo una valuta Fiat non ha un corrispettivo in oro a dargli valore. 

Ricordiamo che le valute sono state scollegate dalle riserve aurifere negli anni 70 da Nixon presidente degli Stati Uniti.

Ma questa è un altro argomentazione che io non trovo molto logica. 

Il problema è che la valuta perda valore è in parte un problema se non vediamo i vantaggi che ha far perdere valore ad una valuta.

Per esempio durante la pandemia nel 2020 sono stati stampati trilioni di dollari per sostenere l’economia. Una valuta fissa come Bitcoin non lo avrebbe permesso e avrebbe portato ad una depressione molto lunga, come durante la crisi del ‘29 quando si potevano dare pochi aiuti per il vincolo al dollaro. 

Dunque il fatto che la valuta perda valore fa parte del gioco , cioè mettiamo in conto gli aspetti positivi e quelli negativi, quando intervengono le banche centrali le recessioni durano molto meno. 

 Un altro errore commesso dai sostenitori di Bitcoin è paragonare l'Euro con Bitcoin, non ha senso. L’Euro è una valuta Fiat, che perde valore perché è un semplice strumento di pagamento. Bitcoin è più simile all’oro, una commodity/materia prima, oro digitale con un oro materiale riconosciuto da 5000 anni di storia.

Questo sarebbe il confronto più logico da fare perché l'obiettivo di chi vuol far crescere il proprio patrimonio non è accumulare valute, perché sappiamo che l'inflazione c'è, ma accumulare patrimonio sotto forma di strumenti di investimento.

In piano finanziario spieghiamo che serve investire tutto il nostro risparmio, ma ovviamente va investito in qualcosa di cui posso avere ragionevoli aspettative di guadagno e di rendimento futuro, perché ha dei flussi di cassa. 

Anche per la SEC, Bitcoin è una commodity (anche a livello di regolamentazione pari di quella che verosimilmente vedranno tutte le altre crypto).

Casi di interventismo si sono già verificati in passato, ci sono già state limitazioni da parte dei governi alla detenzione di particolari tipologie di investimento.

E’ il caso dell’ordine esecutivo 6102, emanato dal presidente Roosevelt nel 1933 per proibire il possesso di oro in qualunque sua forma da parte di qualsiasi individuo o associazione o società residente negli Stati Uniti. Nessuno poteva possedere Oro in quantità superiore a 100 dollari.

La ragione dichiarata per il decreto era che l'incetta d'oro causata dalla difficile situazione economica stava bloccando la crescita economica e facendo peggiorare la depressione.

L’obiettivo era rimuovere il vincolo che impediva la Federal reserve di aumentare l'offerta di denaro perché il lato costitutivo della Fed diceva che la Banca Centrale poteva emettere banconote solo in ragione di una riserva di oro di non meno del 40%. Non poteva quindi in alcun modo possibile creare nuova moneta in modo legale, senza acquisire altro oro. 

Quindi come dice Ray Dalio, Bitcoin mi piace ma preferisco investire in un bene rifugio che è all'interno dei caveau delle banche centrali. Perché non metteranno mai un Ban all’oro, non perché è all'interno delle banche centrali, semmai lo potrebbero mettere sulla detenzione privata.

Un’ultima notizia riguarda Fidelity, la multinazionale statunitense colosso dei servizi finanziari, ha ufficialmente iniziato ad aprire il conti di trading per la crypto Bitcoin nel dettaglio.

L'aspetto importante è che non è un cripto Exchange, che può fallire da un giorno all'altro ma  un'istituzione che permette a milioni di persone di fare compravendita di strumenti finanziari.

La presenza di istituzioni solide e fidate che aprono divisioni per criptovalute potrebbe significativamente aumentare la diffusione di Bitcoin. 

Ricordiamoci ciò che dice Ray Dalio, ossia il rischio più grande di Bitcoin è il suo stesso successo. Questo per le ragioni che abbiamo già elencato, una banca centrale non può permettersi di perdere il controllo della moneta. Una valuta centralizzata non può trasferire troppo valore fuori da un mondo centralizzato. 

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