UK NEL PANICO! Ecco cosa stanno facendo governo e BoE.



Su cosa sta succedendo nel Regno Unito c'è molto da dire. Tra i tanti comunicati stampa e i vari attori, questa situazione sembra una vera e propria soap opera inglese.

Il Regno Unito vede una forte pressione sul titolo di Stato, il GILT a causa della volatilità (che si vede nei titoli di tutto il mondo) e a causa delle politiche economiche finanziarie portate avanti dal governo inglese.

Questo ha fatto sì che la Bank of England, Boe sia dovuta intervenire per salvare i fondi pensione, che rischiavano di fallire. 

Il Governo, annunciando importanti politiche di taglio delle tasse, potenzialmente insostenibili per le finanze dello stato, era responsabile di aver portato ulteriore volatilità sui titoli.

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Lo si vede in questo articolo del Financial Times, la spesa pubblica secondo il vecchio piano presentato da Liz Truss, il nuovo primo ministro inglese dopo le dimissioni di Boris Johnson, prevedeva un aumento della spesa pubblica pari a 100 miliardi di sterline per quest'anno 2022 e il prossimo 2023. Quindi il governo prevedeva di dare un forte stimolo alla ripresa, grazie ad un forte taglio delle imposte.

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Quando il ministro delle finanze si è accorto che questo taglio delle tasse era insostenibile e che i mercati stavano crollando, ha eliminato qualche taglio fiscale. 

Ma essendo sotto pressione da parte dei mercati, la riduzione del taglio delle tasse è stata minima e non ha realmente addolcito la politica di detassazione che rimane insostenibile. Tagliare le tasse in realtà potrebbe essere un modo corretto per stimolare la ripresa, ma se questa detassazione è insostenibile per le finanze dello stato inglese, i titoli di Stato con lunga durata inglesi crollano, questo è dimezzato. 

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Questo crollo, anche del 50%, è proprio la ragione che ha portato la Banca Centrale inglese a intervenire per sostenere i fondi pensione inglesi. Perché a causa di tutta questa volatilità sui titoli di Stato, 1.5 trilioni trilioni di sterline di fondi pensione inglesi della tipologia di Find Benefit, rischiavano il fallimento. 

Dato il continuo aggiornarsi della situazione inglese, analizziamola con i dati aggiornati al 17 ottobre: che cosa è successo nell'ultima settimana? Liz Truss parte licenziando il ministro delle finanze Kwasi Kwarteng, che ancora non è stato sostituito.  Ma tre settimane prima, aveva presentato il mini budget, in cui aveva promesso tagli per 45 miliardi di sterline, aumentando il borrowing, quindi a debito, con l'obiettivo di stimolare l'economia.

Questo però ha portato ad un crollo della sterlina e dei titoli di stato inglesi, per paura che questi piani porteranno ulteriore inflazione in un momento in cui l'inflazione è già ai massimi da oltre 40 anni.

Infatti il taglio delle tasse a debito è stato fortemente criticato dagli investitori, dai mercati finanziari dal Fondo Monetario Internazionale, dalle Agenzie di Rating ma anche dallo stesso partito di Liz Truss. La confusione nel Regno Unito aumenta perché mancano di leadership tutte le istituzioni che dovrebbero dare sicurezza ai mercati e agli investitori. 

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La volatilità sui titoli di Stato era aumentata a partire dall'inizio di settembre ma c'è stato appunto un picco tre settimane fa circa quando Kwarteng ha fatto la sua dichiarazione sul mini budget, e vediamo un impennata del rendimento dei titoli di Stato 30 anni, significa che i titoli di Stato sono stati venduti in modo massiccio. Poi la Banca Centrale inglese ha iniziato ad acquistare titoli di Stato inglese, diventando di fatto il principale compratore abbassando il rendimento. 

Il 14 di ottobre Bailey, il numero uno della Bank of England, ha annunciato che gli acquisti da parte della BoE non continueranno a tempo indeterminato, per cui il rendimento è tornato a salire, perchè le persone hanno continuato liquidare ulteriormente titoli di Stato UK. 

Bailey nel comunicato concede tre giorni di deadline, scadenza, ai fondi pensione per risolvere i loro problemi relativi ai derivati di cui abbiamo parlato nel primo episodio di questa soap UK GAME OVER. 

Questo tipo di comunicazione non è amata dai mercati, perché è generatore di forte stress, che si materializza in ulteriori vendite di titoli di stato.

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In questo grafico si vede l'impatto che c'è stato sui titoli inglesi indicizzati all'inflazione, che come gli altri titoli hanno ritracciato fortemente.

Ma la BoE, estende il programma di aiuto ai titoli di Stato inglesi e compra anche i titoli indicizzati. Da un lato dovevano ridurre la massa monetaria in circolazione e avevano iniziato il content attività tightening, cioè come tutte le banche centrali del mondo stavano togliendo liquidità dal sistema. Adesso, per sostenere i titoli di Stato, comprano di tutto. 

Queste istituzioni stanno continuando a creare molta confusione, perché dicono e fanno cose diverse e opposte da un giorno all’altro. 

L’11 di ottobre Andrew Bailey annuncia la fine dell'intervento della banca centrale inglese e di non aspettarsi ulteriore supporto da parte della banca centrale. Ma il giorno dopo, la BoE comunica di essere pronta a prolungare l'acquisto di titoli di Stato inglesi.

L’articolo di zero Edge dice che la pratica di agire all’ultimo momento, senza un piano credibile di lungo periodo sulla gestione delle finanze dello stato, sta distruggendo i nervi del mercato, e portando stress esagerato agli investitori in questi titoli di stato.

Ricordiamo che il mercato è composto da investitori, gestori dei fondi che hai comprato in banca, quindi sia piccoli risparmiatori che grandi istituzioni finanziarie. E che queste notizie distruggono la confidenza che tutti hanno in queste istituzioni.

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Il risultato di questo caos è che con un intervento disorganizzato, i titoli di Stato a 30 anni sono ritornati ai loro massimi, quindi In altre parole, continuano ad essere venduti. 

Hanno portato la Bank of England a dover intervenire, e quindi come riporta l'account Wall Street Silver “Siamo in quella condizione in cui la Banca Centrale inglese è costretta a stampare sterline che è una politica inflattiva, per comprare titoli di stato indicizzati all'inflazione e prevenire il loro crollo totale Det e seriously Fuck Up.”

Questo senza contare l’inflazione, che però passa in secondo piano quando c'è rischio la stabilità dei titoli di stato.

Non capire se il supporto temporaneo del governo inglese sarà un supporto permanente travestito da temporaneo, porta al rischio che la BoE non riesca nella riduzione della massa monetaria. Probabilmente non riuscendo a contenere l’inflazione ed essendo il principale compratore dei titoli di stato inglesi, perchè nessuno li vuole comprare. 

Ricordiamo che il 25% dei titoli di stato italiani è in mano alla BCE, ma che noi italiani non abbiamo la possibilità di fare tutti questi casini che stanno facendo in UK, perché siamo all’interno della comunità europea. 

Ma rimane il fatto che quando persegui delle politiche insostenibili dal punto finanziario e non hai la credibilità dei mercati, il risultato è questo circolo vizioso in cui si trovano gli inglesi in questo momento.

Alcune ulteriori conseguenze riguardano la valuta, il cambio quindi si riduce ulteriormente. Di conseguenza pagherà di più ciò che importa, come l’energia, e questo è un ulteriore stimolo ad aumentare l'inflazione, quindi la Banca Centrale inglese dovrebbe aumentare i tassi di interesse, non vorrebbe essere costretta a comprare titoli di Stato, vorrebbe fare l'esatto opposto ma purtroppo non lo può fare per le ragioni che abbiamo descritto.

Quello che dobbiamo capire è che i titoli di Stato dovrebbero essere a rischio zero, free rate, perché teoricamente uno stato non dovrebbe avere rischio fallimento.

(Questo caso inglese dimostra che il rischio di fallimento può esserci anche quando un paese batte la propria moneta sovrana.)

Il problema è che il risk free rate, cioè il tasso di interesse a rischio Zero, che di solito è quello di un titolo di Stato a 10 anni, a cascata influenza i tassi di interesse. Quindi vengono coinvolti anche i mutui che si fanno per comprare le case, di conseguenza il valore dell'immobiliare dipende dal risk free rate. 

Questo spiega anche perché il settore immobiliare in Italia non cresce da 10 anni.  Il problema sull'immobiliare inglese, è dovuto all’aumento dei tassi di interesse, per quanto riguarda il rischio Zero che sono i titoli di Stato, aumentano i tassi di interesse dei mutui a 20 anni, 30 anni e quindi gli immobili a pari prezzo diventano molto più difficili da acquistare.

In questo grafico vediamo il rapporto tra il prezzo di un immobile in Inghilterra e lo stipendio delle persone. Quindi più alto è questo rapporto, più un immobile difficile da acquistare, perché costa molto in relazione allo stipendio delle persone. Più è basso, più è facile poter acquistare un immobile. 

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In questo momento è ai massimi, perché i tassi di interesse sono saliti ma non è sceso ancora il prezzo dell'immobile, quindi diventa insostenibile acquistare un immobile. 

Per questa ragione, che Goldman Sachs avverte che il mercato immobiliare inglese potrebbe essere soggetto ad una contrazione fino al 20%, proprio per le difficoltà di finanziare gli immobili agli attuali tassi di interesse. 

Nel Regno Unito si scommette sulla durata del primo ministro Liz Truss, il Daily Star ha un video su YouTube in diretta in cui c'è una lattuga e stanno monitorando il suo livello di decomposizione e la scommessa è che il governo Truss cada prima del marcire della lattuga. 

Per concludere, in UK stiamo assistendo a politiche economiche finanziarie discutibili, una pessima comunicazione, quindi un rischio specifico inglese che si somma a problematiche che sta avendo tutto il comparto obbligazionario legato al veloce aumento dei tassi di interesse. 

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