Un'anomalia finanziaria: L'inversione della curva dei rendimenti



Se ti chiedessi un prestito di mille euro, con l'obiettivo di restituirli tra un anno, quale tasso di interesse mi chiederesti? Il 2/3%?

E se invece ti chiedessi soldi in prestito per una durata superiore a 10 anni? Verosimilmente il tasso di interesse sarebbe più alto, perché ti devi privare dei soldi per un periodo di tempo più lungo, c'è il rischio di inflazione o del mio fallimento o altre incertezze che giustificano il costo maggiore del prestito

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Questa regola è riassunta dalla curva dei rendimenti, che solitamente è inclinata positivamente. Cioè più lunga la durata di un prestito, più alto è il tasso di interesse da pagare.

Cosa significa l’inversione della curva? Significa che i tassi di interesse più elevati si pagano sui prestiti a breve scadenza, mentre quelli a lunga scadenza hanno dei tassi di interesse più bassi. In questo momento stiamo vivendo questa anomalia finanziaria.

Analizziamo questo grafico dove sull'asse delle y c’è il rendimento di un prestito (in questo caso titoli di Stato americani treasury) e sull'asse delle x c’è la durata. Quindi in condizioni normali, dove maggiore la durata maggiore il rendimento,  dovremmo avere una curva che cresce verso destra (come nel secondo grafico grigio). 

Invece oggi vediamo la situazione del grafico azzurro, dove un titolo di Stato a scadenza di un mese ha un tasso di interesse di circa il 4%, mentre un titolo di Stato con scadenza 30 anni ce l'ha di circa il 3.7%.

Questa anomalia se associata alla condizione attuale dell'economia e dei mercati finanziari indica un'elevata probabilità di recessione. Infatti esiste una strettissima relazione tra ogni volta che si è verificata un'inversione della curva e una recessione. 

Abbiamo un'inversione della curva dei rendimenti: titoli a lunga scadenza, che rendono meno dei titoli a breve scadenza. 

Questo genera quello che si chiama, in termine tecnico spread della curva. Cioè la differenza tra il rendimento di un titolo a 10 anni e uno a due, se risulta negativa si verifica questa anomalia che prevede con molta sicurezza una recensione. Vediamo in questo grafico che al momento risulta sottozero. 

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Su qualunque punto della curva del rendimento, lo spread tra i titoli di stato americani con varia scadenza adesso risulta in negativo. La prova è in questo grafico, percentuale di curve di rendimento invertite per i Treasury americani, ora siamo al 98%.

 

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Le aree grigie rappresentano le recessioni e vediamo sempre che susseguono un'inversione della curva. Le recessioni possono avere durate diverse. Infatti è detto recessione il susseguirsi di almeno 2 trimestri di crescita negativa dell'economia (PIL). 

Ma analizziamo anche i dati Europei,  si usano i titoli di Stato aggregati, a livello di titoli di Stato Tripla A, quindi a rischio zero. (Quindi esclusa l’Italia)

Consultando questi dati vediamo che un titolo di stato a un anno e cinque mesi ha un rendimento del 2%, man mano che saliamo con la durata, il rendimento della curva si abbassa fino a 1,85% per 30 anni.

Questa curva non è rigida, ma si aggiusta in conseguenza l'appetibilità dei titoli di stato agli occhi degli investitori. Quindi ci sono momenti in cui l'investitore vuole prendersi il rischio duration cioè il rischio durata del titolo obbligazionario, quindi punta a prendere dei titoli con durata molto elevata, perché viene ripagato per il rischio che si prende. In altri momenti invece non si vuole prendere il rischio Duration, quindi scarica titoli di Stato a lunga durata, li vende facendo salire il rendimento. Le banche centrali che aumentano o abbassano i tassi di interesse influenzano la curva dei rendimenti dell’obbligazionario, perché gli investitori hanno poi delle aspettative su che cosa farà la banca centrale, come le politiche monetarie. Tutto questo si scarica sui tassi di interesse dei mutui a livello di economia reale. 

L’Irs è il costo sulla base del quale le banche in Europa si scambiano il denaro per un periodo di tempo prefissato. Ma anche il parametro di riferimento utilizzato dalle banche per calcolare il tasso fisso dei mutui, che si calcola sommando lo spread della banca e l'indice Irs, che corrisponde generalmente alla durata del mutuo.

Quello che è interessante notare è come anche sull’ Irs vediamo un'inversione della curva: un mutuo a due anni costa il 2.92%,ed un mutuo a 20 costa il 2,49%. Perché questa è la conseguenza delle aspettative che hanno i mercati sull'andamento dei tassi.

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Ma adesso approfondiamo la relazione tra inversione della curva e recessione, quello che è interessante notare è che la curva dei rendimenti tende a tornare positiva, steepening. Ma è quando la curva torna ad inclinarsi positivamente che si ha una recessione e lo vediamo da questo grafico. Dopo ogni spread negativo, la curva è tornata a invertirsi positivamente e poi si è registrata la recessione. Quindi possiamo dire che questa anomalia finanziaria è un segnale anticipatorio, così dal 1970 ad oggi. Questo accade proprio perché a un certo punto i tassi di interesse della parte breve della curva diventano così elevati che portano ad un inchiodata dell'economia, quindi ad una vera e propria recessione. Da quel momento le banche centrali correggono i tassi e tornano a dare stimolo all’economia che esce dalla recessione.  

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Ma che cosa succede all'economia dopo che c'è stato un inversione della curva dei rendimenti? Su questa tabella abbiamo la data di tutte le recessioni equiparata alla data dell'inversione della curva 2/10 anni. Come vediamo tra l'inversione della curva e la recessione sono passati in media 19 mesi dall'inversione della curva. Ma attenzione perché questo non è assolutamente uno strumento per fare Market timing, cioè per fare entrate ed uscite dai mercati in ottica speculativa, non si usano indicatori economici per fare Market timing.

Quali sono le opportunità? Sicuramente se vuoi prendere denaro in prestito, la lunga durata oggi è più vantaggiosa della breve durata. Se invece vuoi comprare delle obbligazioni, la lunga durata offre meno rendimento a fronte di un rischio mediamente più alto di quanto non lo sia la breve durata.

Capire e sapere queste cose ti permette di scegliere il tipo di finanziamento più conveniente per le attuali condizioni economiche e finanziarie. 

Lo scenario cambia se tu non sei un imprenditore, non sei un investitore e sei un dipendente. Perché dobbiamo essere consapevoli che ci troviamo di fronte ad un rallentamento economico, con tutto quello che ne consegue, quindi rischio dal punto di vista occupazionale. 

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